Invio di Test: perché effettuarlo prima dell’avvio della tua Campagna di Email Marketing

di Francesca Columbu
26/06/2020

Stai per inviare una newsletter ai tuoi contatti? Prima verifica che tutto funzioni correttamente!

Quante volte ti è capitato di inviare una newsletter per poi accorgerti che nell’oggetto c’era un errore di scrittura o un link che non funzionava o le immagini che non si caricavano?

Ormai l’e-mail era partita ed era troppo tardi per rimediare, ma c’era ancora qualcosa che potevi fare: assicurarti che in futuro ogni tua comunicazione non presentasse gli stessi problemi e fosse curata in ogni dettaglio.

Come? La risposta è molto semplice: attraverso l’invio di test, da effettuare prima di far partire definitivamente la campagna. Spesso siamo presi dalla fretta di inviare le comunicazioni ai clienti e tralasciamo dei particolari che possono, anche se in forma minima, incidere sul successo della campagna. L'invio di test è un passaggio fondamentale, non dispendioso in termini di tempo, che permette di tenere sotto controllo diversi aspetti. Vediamo nel dettaglio quali.

L’email è finita in spam?

La prima cosa da verificare è sicuramente che l’email arrivi nella sezione “Posta in arrivo” e non nella cartella Spam. Se dovesse essere catalogata tra le comunicazioni indesiderate, bisognerebbe dare un’occhiata ai termini utilizzati nell’oggetto, perché alcune parole (soprattutto se legate alla sfera economica) sono spesso intercettate dai server di posta come spam: è il caso di “gratis”, “free”, “regalo”, “paga”, “sconto”, urgente”, “approfitta”. Inoltre, per far sì che la nostra comunicazione non finisca nello spam, dobbiamo a stare attenti a non fare un uso indiscriminato del maiuscolo o ricorrere eccessivamente a punti esclamativi o segni di punteggiatura simili.

Non dimenticare quindi di fare un check interno alla newsletter e effettuare un secondo invio di test, per accertarti che al secondo tentativo la comunicazione non finisca nuovamente in spam.

Anteprima

Quando riceviamo un’email, ne vediamo prima di tutto l’anteprima, che contiene l’oggetto e il preheader. Un invio di prova ci permetterebbe di verificare innanzitutto se questi elementi compaiono e in secondo luogo se entrambi sono scritti nel modo corretto, oppure se ci sono errori di scrittura.

Poiché l’anteprima di un’email può essere visualizzata in modo diverso a seconda del server di posta utilizzato, è consigliabile fare una prova con i principali server (Gmail, Hotmail, Yahoo), per vedere le differenze nella visualizzazione in ciascuno di questi.

Font, grandezza carattere e spazi

Nel momento in cui si apre l’email ci sono degli elementi che saltano subito all’occhio: intanto il font, che dovrebbe essere uniformato in tutto il corpo del testo, poi le dimensioni del carattere (anch’essa deve essere coerente rispetto alle varie sezioni testuali) e infine gli spazi tra un elemento e l’altro.

L’impostazione grafica e la struttura di un’e-mail sono molto importanti perché influiscono sulla leggibilità di un messaggio: bisogna quindi stare attenti a lasciare i giusti spazi tra titolo, testo principale, immagine/i, logo e call to action.

Ricordiamoci di comporre una newsletter bella da vedere, non solo interessante nei contenuti!

Correttezza dei link

Quarto punto da approfondire è quello dei link. All’interno di una newsletter si può scegliere di inserire uno o più link di rimando ad una pagina esterna (ad esempio un ecommerce, un articolo sul blog, una pagina dedicata ad un evento e così via) e naturalmente è fondamentale che ognuno di questi funzioni correttamente.

Pertanto, nel momento in cui si riceve l’email di test, dovremmo cliccare sui link di rimando a una pagina esterna, per accertarci che siano tutti corretti. Non solo: prestiamo attenzione ai codici di tracciamento web analytics che avevamo impostato inizialmente, al fine di tenere sotto controllo, in termini statistici, l’andamento della campagna. Perché si possano effettivamente verificare il tasso di click, il tasso di apertura, di conversione e le altre metriche disponibili (ad esempio su Google Analytics), il codice di tracciamento inserito nell’URL deve essere necessariamente corretto. Il link consentirà di identificare il traffico proveniente da quella specifica newsletter verso il sito a cui desideriamo che gli utenti vengano reindirizzati.

Se poi nella nostra comunicazione dovessimo aver incluso anche dei file in allegato, è opportuno accertarsi del fatto che anche questi siano visibili nell’email di test.

Immagini

Alcune volte le immagini contenute all’interno della newsletter non vengono visualizzate dal destinatario in fase di apertura dell’email perché troppo pesanti o semplicemente per un problema di rete, che non ne consente il caricamento. Questo vale per qualsiasi elemento grafico, sia esso l'immagine principale o il logo o un eventuale banner.

L’email di prova permetterebbe di verificare non solo se questi elementi sono visibili in fase di apertura (per un controllo più accurato si consiglia di visualizzare l'email di test anche da mobile), ma anche se è stato inserito l’Alt text delle immagini, ovvero il testo utilizzato per descrivere il contenuto dell’immagine: questo compare in alternativa all’immagine stessa, nel caso in cui questa non si carichi. In questo modo, anche chi non visualizza correttamente tutte le componenti grafiche dell’email, può comunque sapere a cosa fosse collegata una specifica immagine e quale messaggio si volesse veicolare con essa.

Su Mail Marketing il testo alternativo può essere inserito nella sezione destra della schermata: cliccando su ciascuna immagine apparirà, oltre al campo dedicato all’URL di rimando, anche il campo “Testo alternativo”.

Come effettuare l’invio di test su Mail Marketing?

La procedura è molto semplice: una volta che hai impostato la newsletter ed è pronta per l’invio, selezioni le rubriche a cui destinare la comunicazione e prosegui. A questo punto puoi scegliere di pianificare la campagna, ma ti consigliamo di farlo solo in un secondo momento, quando hai la certezza che l’email è stata strutturata in modo corretto.

Puoi quindi ignorare la schermata relativa alla pianificazione dell’invio e cliccare su “Continua”. Nella pagina successiva, hai la possibilità di scegliere tra “Invia” (e in questo modo faresti partire la campagna) o “Invio di test”. Seleziona quest’ultimo tasto e inserisci uno o più indirizzi email verso i quali vuoi che venga inviata l’email di prova. Dopodiché puoi salvare la newsletter in bozza e attendere che l’email arrivi nella tua casella di posta, così da verificare che non ci siano errori o problemi di visualizzazione.

Naturalmente il numero di invii di test da effettuare prima dell’avvio della campagna dipende dalla presenza e dal persistere di alcune problematiche. Una volta che ci siamo accertati che tutto funziona correttamente, non ci resta che tornare sulla newsletter in bozza e procedere con l’invio definitivo.

Ti ricordiamo che su Mail Marketing, entro 24 ore dall’invio, potrai visualizzare le statistiche della campagna e monitorare l’andamento in termini di numero di email recapitate, tasso di click, tasso di apertura, numero di disiscritti.

Per maggiori informazioni sulle metriche da tenere sotto controllo in fase di analisi della campagna, dai un’occhiata al nostro ultimo articolo Sai come Misurare l’Engagement nelle tue Campagne di Email Marketing?.

Speriamo che questo articolo ti sia stato utile. Per maggiori informazioni o assistenza contattaci via email a [email protected] o via chat sulla nostra pagina Facebook

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